13 marzo 2024
TIM CONVOCA IN VIDEOCONFERENZA IL COORDINAMENTO NAZIONALE RSU E LE O.S.
ore 10:00
con ordine del giorno:

• Misure di ottimizzazione e gestione del personale: strumenti
• Lavoro Agile


17:45
Incontro concluso
- la proroga del Lavoro Agile arriverà fino al 1 aprile (era in scadenza il 17 marzo)
- verrà calendarizzata una nuova data per la prosecuzione della trattativa


17:35
Per la FISTEL-CISL NAZIONALE è importantissimo continuare a trattare anche se molto probabilmente non ci sono le condizioni per continuare a procedere oggi con la trattativa.
Per la FISTEL-CISL si potrebbe andare ad oltranza ma non siamo soli e quindi è giusto che ogni sindacato dica la propria.
Nel merito degli argomenti: sulla cds, bene la diminuzione delle % ma si potrebbe fare ancora di più, mentre per il LA a nostro avviso si dovrebbe andare in continuità col passato e non fare cambiamenti peggiorativi.
Ad oggi paradossalmente per la FISTEL-CISL e per i lavoratori il LA è quasi più importante della cds perchè i tempi vita/ lavoro sono oggi importantissimi.
Come FISTEL-CISL abbiamo scritto al Governo ma ad oggi nessuno ci ha convocato.
Lo faranno?
Speriamo ma resta importante capire con l' azienda le distanze sino alla fine anche se oggi non si riuscirà ad arrivare ad una conclusione.
(Fistel-Cisl)


17:30
Il Dott. Pipita riprende il ragionamento su COSTO del LAVORO, che è una priorità dell' azienda.
Le richieste sindacali di modifica hanno ovviamente un costo complessivo di tenuta.
La nuova proposta aziendale per le % di cds è la seguente: il gruppo del 20% passerebbe in toto al 15%.
Quindi ci sarebbero 2 gruppi: uno con cds al 15% (con 3 giornate al mese) e l' altro con cds al 10% (con 2 giornate al mese).
E' uno sforzo importante oltre il quale TIM non scenderebbe.
Per quanto riguarda il LA aumento del numero di personale con LA giornaliero arrivando a circa 9.500 persone con 3 gg in sede a settimana e 2 a casa.
(Fistel-Cisl)


17:15

clicca per ingrandire/scaricare

 

clicca per ingrandire/scaricare

(Snater)


16:45
Ulteriore passaggio aziendale sul tema "quantificazione esuberi" richiamato in alcuni interventi della delegazione sindacale.
Il Dott. Chiriotti ha spiegato che questo specifico argomento può essere affrontato e chiarito in varie maniere.
Negli ultimi anni, con l'utilizzo del CdE, si è parlato per lo più di "saving" economico dal punto di vista di riduzione del costo del lavoro, ma è evidente a tutti che in termini pratici l'organico di Tim, di anno in anno, è diminuito costantemente, migliaia di persone sono uscite dall'azienda e molte meno ne sono entrate.
Nel 2023 il saving è stato di circa 100 milioni di euro, all'incirca lo stesso ammontare che servirebbe anche oggi.
Come Tim, preferiamo dirla in questo modo, poi ognuno è libero di tradurla in altri numeri…
(Fistel-Cisl)


16:15
Chiarimento aziendale rispetto alla proposta aziendale sul CDS in termini di percentuale / giorni (confermato l'errore dei 6gg fissi al mese rappresentati prima sul 20%):
- 20% corrispondono a 52gg/anno, mediamente circa 4gg/mese
- 15% corrispondono a 39gg/anno, mediamente circa 3gg/mese
- 10% corrispondono a 26gg/anno, mediamente circa 2gg/mese.
(Fistel-Cisl)


15:50
Rispetto alla proposta aziendale appena illustrata da Tim, per la Segreteria Nazionale FISTEL CISL interviene prontamente Giorgio Serao: Guardate, è molto semplice.
Per quanto riguarda la proposta sul CDS, le percentuali, a maggior ragione il 20%, sono troppo alte.
Come punto di partenza vanno abbassate e rese omogenee.
Poi, a cascata potremo discutere di tutto il resto, dalle integrazioni salariali in avanti.
Ma prima ci aspettiamo quell'operazione.
Sul LAVORO AGILE avevamo trovato in Tim un equilibrio, attraverso l'ultima intesa, che dava soddisfazione ai lavoratori andando incontro anche alle esigenze dell'azienda.
Se devo darmi un obbiettivo, bisogna quanto meno partire dal modello precedente, non dalla proposta che avanzate, detto che per quanto riguarda il modello giornaliero i 3 o 4 giorni di presenza in sede secondo noi non sono nemmeno sostenibili e comunque non sono spiegabili alle persone dopo un lungo percorso che negli anni, per quanto riguarda il lavoro agile, ha sempre visto degli avanzamenti.
(Fistel-Cisl)


15:40

Intervento Snater


15:15
L'incontro riprende.
Il Dott. Fraioli, rispetto alle varie sollecitazioni sindacali, presenta ora le NUOVE slides di proposta dell'azienda rispetto a CdS e Lavoro Agile.
La nuova proposta da cui si ripartirà con la discussione è la seguente -
CDS:
- Accordo proposto con termine sino al 30 giugno 2025;
- Invariati i cluster di solidarietà al 20% (6gg al mese), 15% (3gg al mese) e 10% (2gg al mese);
- Modificata la tipologia di assenze: a giornata intera invece delle mezze giornate.
LAVORO AGILE:
- Caring Commerciale Territoriale: 3 settimane di agile al mese;
- Modello di agile Settimanale: 2 settimane al mese di L.A.;
- L. A. Giornaliero: suddiviso in 2 sottogruppi rispetto alle strutture individuate da Tim faranno 4 giorni in sede + 1 L.A. a settimana piuttosto che 3 giorni in sede + 2 L.A. a settimana;
- Venditori esclusi.
(Fistel-Cisl)


15:00
L'azienda ci ha fatto una rappresentazione economico -finanziaria tentando di giustificare il default aziendale, NON E' STATA PER NULLA CONVINCENTE. SIAMO ALLE SOLITE:
o si accettano ulteriori sacrifici con tagli salariali o stando all'azienda si aprirebbe IL BARATRO…, LA CATASTROFE… insomma tutta colpa dei salari dei lavoratori!

Si dovrebbero firmare ulteriori accordi al ribasso e che puntualmente pero' NON risolvono nulla… tant'e' che da 14 anni l'unica ricetta che l'azienda HA SAPUTO PROPORRE E' SEMPRE LA STESSA:
TAGLIO DEI SALARI!!

Il giorno 7 marzo il dott Labriola ha presentato il piano industriale ai mercati...lo scorporo e i tagli al personale.
Il risultato è che i mercati hanno nettamente bocciato e affossato il titolo, e voi oggi di fronte ad un tsunami del genere NON sapete far altro che riproporre la solita ricetta IL TAGLIO DEI SALARI!!

Noi di Snater da sempre affermiamo che l'idea dello scorporo di TIM è fallimentare e che Tim DEVE RIMANERE UNICA ED UNITA!!!

Dopo l' incontro del 29 febbraio, MIGLIAIA di lavoratori hanno partecipato convintamente alle assemblee indette da Snater e la giornata del 7 marzo ha visto una altissima adesione allo sciopero dei lavoratori di tutti i settori di Tim... sciopero condiviso da Snater, Cobas, Usb e Cub.

Dopo tanto tempo abbiamo registrato una forte mobilitazione da parte dei lavoratori in tutti settori.
È evidente che per molti la misura è ormai colma e i lavoratori stanno gridando BASTA ai sacrifici, alle rinunce e alle riduzioni salariali a senso unico.

E' dura ascoltare nelle assemblee tanti colleghi raccontare la difficoltà di arrivare a fine mese per colpa dalla continua riduzione del salario!
CHE VERGOGNA!!
E' la dirigenza che ci ha portato a questi punti, ma dal 2009 nessuna nuova soluzione, in diversi tavoli avete osannato che i lavoratori hanno dato il meglio di loro, allora per quale motivo colpire sempre loro?
Suggeriamo all'azienda un accordo per la riduzione di orario dei dirigenti e l'eliminazione dei loro premi.

Per quanto riguarda il lavoro agile, come Snater abbiamo da subito e sempre chiesto che sia proposto al massimo della flessibilità e che sia sempre volontario, non come vorreste, voi azienda, per il Caring territoriale...un telelavoro mascherato da lavoro agile ma che di agile non ha proprio nulla.
(Snater)


14:30

Intervento Snater


14:00
AZIENDA
In apertura di incontro auspica la ricerca di un accordo.
Ripercorre le motivazioni della proposta aziendale legata al debito non ripagabile. Ribadisce la separazione come l'unica soluzione migliore (o la meno peggio) appoggiata anche dal Governo
Questo piano riduce il costo del lavoro in linea con gli anni passati.
CGIL
La situazione è complicata ed è il frutto della finanziarizzazione.
In questa fase dobbiamo stare tutti attenti. La turbolenza significa sfiducia e ci crea preoccupazione.
Per noi è importante avere visibilità non di lungo periodo. Noi siamo disponibili da domani mattina a mettere in campo iniziative affinché chi ha preso questa scelta ci faccia sapere dove vuole andare. Non si firma l'accordo oggi.
L'accordo che potremmo fare deve essere necessariamente legato alla visibilità che vogliate darci. La dove si dovesse arrivare all'accordo deve coinvolgere tutti con riduzioni per tutti. La SLC è disponibile nella giornata di oggi ad arrivare un accordo. Vogliamo la sicurezza di un periodo di tempo.
CISL
Prendiamo atto che tutte le forze politiche sono interessate alla separazione della Rete. Il resto interessa meno. Quindi la difesa della tenuta occupazionale spetta tutta la sindacato.
La storia delle relazioni sindacali di TIM è una storia di sensibilità senza perdite di posti di lavoro. Noi puntiamo a far lavorare le persone fino a quando matureranno i requisiti per andare in pensione.
Il precedente accordo del 22 serviva per noi a mettere in sicurezza i lavoratori per 18 mesi. Noi pensiamo questo anche per oggi. Vogliamo entrare nel merito. Vogliamo l'ammortizzatore sociale come riduzione del costo del lavoro.
La riduzione deve essere per tutto il personale. Tutti devono contribuire in questo momento tragico.
Auspichiamo la apertura di un tavolo per approfondire nei dettagli il PIANO INDUSTRIALE. Per avere noi elementi di riflessione migliore.
UIL
A oggi gli analisti non hanno dato fiducia al Piano Industriale. Gira la voce che siano state le linee a far girare le slide su cosa accadrà se il sindacato non firma. Non c'è continuità con il passato e questo è un dato. Noi siamo sempre stati critici con il progetto e lo dicono anche i giornali oggi. Anche se non facciamo il tifo per nessuno, nessuno ci garantisce che il 23 aprile cambino gli scenari. Quindi l'Azienda chiede qualcosa mentre fra qualche giorno avremo la sorpresa. Un sindacato serio dice aspettiamo 40 giorni. Con chi lo facciamo l'accordo ? Con qualcuno che poi domani cambia ? Noi non firmiamo una cambiale in bianco. Il nostro obiettivo è andare a palazzo Chigi.
Questo progetto non è sostenibile, è stato bocciato, il titolo continua a perdere e in 40 giorni può cambiare molto.
Se ci dite portiamo avanti i titoli del 29 febbraio, se i dite i numeri degli esuberi, possiamo
Il grande progetto non lo abbiamo deciso noi. E la visibilità che ci date non può essere minore di quella che abbiamo avuto nei precedenti accordi. Non ci possono essere visibilità minori. Davanti al grande progetto illustrato non basta. Ci garantite che TCC non venga venduta ? Non basta la parola. Se volete le nostre firme dovete darci garanzie. Non meno di 18 mesi.
UGL
Siamo disponibili al confronto. Siamo disponibili ad andare sotto il Governo.
AZIENDA
Non ci portate in giro su altri tavoli. Il Tavolo della discussione è questo. Se non si discute scompare il PDR, i soggiorni estivi ecc. Fate tutto quello che volete ma il tavolo è questo. Non sottovalutate la determinazione dell'Azienda.
Questo percorso non lo ferma nessuno. Noi in questo tavolo di discussione possiamo accompagnare questi cambiamenti. Se la richiesta è 18 mesi, noi inizialmente avevamo pensato 16.
COBAS
Ci siamo già espressi il 7 marzo con lo sciopero unitario contro una trattativa che non ci piace, per contrastare quello che ha detto il dottor Chiriotti i lavoratori sono un costo e non una risorsa.
Se si accetta questo accordo riteniamo che il prossimo sarà sicuramente peggio. Negli ultimi 13 anni l'azienda e i Confederali hanno abbattuto il costo del lavoro con la CDS, la CDE , Il PDR non sempre erogato e oggi ci chiedete ancora sacrifici?
Per Noi solo una azienda unità può avere potenzialità di crescita, ce lo dice il mercato finanziario, ce lo dicono gli analisti, gli ex AD.
Oggi in questa situazione non vediamo prospettive e inoltre non ci sono garanzie per il futuro occupazionale.
Come dice la UIL questo tavolo deve trasferirsi a Palazzo Chigi e li trattare tematiche occupazionali e di futuro aziendale.
SNATER
Guardando sulle SLIDE, vengono fuori 33.000 persone che riceveranno la riduzione oraria. Mancano circa 38.000 persone. Anche parlando di Lavoro Agile non tornano le cifre.
Vengono quindi evidenziate una serie di elementi contraddittori sulle richieste aziendali relative alla logica con cui sono state presentate le richieste ma anche sulla natura del DEBITO.
Sono poi proseguiti gli interventi delle RSU con alcune risposte aziendali.
(Cobas)


13:50
Il Dott. Fraioli, Relazioni Sindacali Nazionali, risponde per Tim rispetto al fatto che sia le Segreterie Nazionali che molte Rsu nei propri interventi hanno richiamato i tanti sacrifici sostenuti dai lavoratori nel corso degli anni ed il tema delle uscite volontarie in prepensionamento.
E' vero, negli anni abbiamo messo in campo strumenti (CdS, CdE) che hanno avuto ricadute sui dipendenti in termini di riduzioni dell'orario di lavoro, ma l'abbiamo fatto a fronte di necessità legate a difficoltà oggettive dell'azienda.
Ciò ci ha permesso di poter traguardare sino ad oggi senza che nessuno abbia perso il posto di lavoro, anzi, diminuendo l'organico attraverso le uscite volontarie in isopensione/prepensionamento che, soprattutto per quanto riguarda l'isopensione hanno avuto un costo notevole per Tim.
La riduzione dell'orario di lavoro è chiaro che comporta un sacrificio economico di cui ci rendiamo conto ed anche per questo abbiamo sempre provato a ridurlo il più possibile al minimo integrando direttamente come azienda una parte cospicua del salario e mettendo a disposizione anche strumenti economici di aiuto per le persone più in difficoltà.
Detto questo, data l'ora, chiediamo una pausa sino le 14:30 circa e poi entriamo nel pieno della discussione su CdS e Lavoro Agile.
(Fistel-Cisl)


13:30
Ci siamo già espressi il 7 marzo con lo sciopero unitario contro una trattativa che non ci piace, per contrastare quello che ha detto il dottor Chiriotti i lavoratori sono un costo e non una risorsa.
Se si accetta questo accordo riteniamo che il prossimo sarà sicuramente peggio.
Negli ultimi 13 anni l'azienda e i Confederali hanno abbattuto il costo del lavoro con la CDS, la CDE , Il PDR non sempre erogato e oggi ci chiedete ancora sacrifici?
Per Noi solo una azienda unità può avere potenzialità di crescita, ce lo dice il mercato finanziario, ce lo dicono gli analisti, gli ex AD.
Oggi in questa situazione non vediamo prospettive e inoltre non ci sono garanzie per il futuro occupazionale.
Come dice la UIL questo tavolo deve trasferirsi a Palazzo Chigi e li trattare tematiche occupazionali e di futuro aziendale.
(Cobas)


13:10
Terminati in questo momento gli interventi delle Segreterie Nazionali prima e delle Rsu del Coordinamento Nazionale poi.
L'azienda si riserva ora una decina di minuti circa per poi procedere a fornire risposte /chiarimenti rispetto a quanto emerso dalla delegazione sindacale.
(Fistel-Cisl)


12:05
Dopo l'introduzione aziendale la parola è passata alle Segreterie Nazionali per le prime dichiarazioni.
Per FISTEL CISL Nazionale Giorgio Serao: nel merito delle questioni, ho ascoltato con grande attenzione le parole del Dott. Chiriotti e molto abbiamo letto in questi giorni sulla stampa.
Dalla nostra posizione non possiamo sapere con certezza quali siano le ragioni di quanto accaduto ultimamente.
Plausibile però che la speculazione stia provando ad abbassare il valore delle azioni di Tim per accaparrarsi prossimamente la ServCo vendendone successivamente i pezzi pregiati per fare profitto, da Tim Brasil a Sparkle, passando per Noovle e Telsy.
Tenuto conto che per quanto riguarda NetCo, invece, anche il Governo ha fatto una scelta e indietro non si tornerà rispetto ad un piano di separazione societario che noi abbiamo sempre contrastato sin dagli inizi.
Ma tutti, a partire dalle istituzioni, non ci hanno ascoltato ed oggi siamo quasi alla chiusura dell'operazione.
E la tutela dell'occupazione, di cui tutti si disinteressano, cade sempre e solo in capo alle organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda FISTEL CISL anche stavolta porteremo avanti tutte le iniziative necessarie alla salvaguardia dei posti di lavoro, alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, pensando alle riprofessionalizzazioni ma anche a traguardare tutte le persone verso la pensione.
Come del resto abbiamo già fatto negli anni scorsi attraverso l'utilizzo di strumenti non traumatici che ci hanno consentito di arrivare sino ad oggi accompagnando al contempo migliaia di persone in prepensionamento.
Abbiamo però anche la responsabilità di conoscere e capire quali siano le politiche industriali che questo Paese vuole adottare nel settore delle TLC che è sempre più in difficoltà.
Dove i ricavi e la marginalità sono al minimo storico e dove Tim, con il problema del debito e del flusso di cassa sta arrancando.
Come FISTEL CISL siamo contrari a lasciare mano libera di agire all'azienda, siamo disponibili a stare al tavolo a tempo indeterminato per provare a trovare un accordo complessivo da poter sottoscrivere per mettere al sicuro innanzitutto le persone.
E' chiaro che molte delle proposte che come Tim ci avete presentato il 29 febbraio scorso sono irricevibili e non vogliamo nemmeno entrarne nel merito.
In continuità con il passato possiamo però provare con responsabilità a ragionare sull'ammortizzatore sociale, sul CdS, cercando di creare le condizioni affinché la riduzione dell'orario di lavoro sia applicata in percentuale omogenea per tutti e che possa essere la meno impattante possibile.
Discutendo al tempo stesso sui temi importanti correlati che riguardano l'integrazione salariale aziendale da erogare ai lavoratori, ma anche sul PDR, sul Lavoro Agile e su tutte le questioni che emergeranno a questo tavolo.
Contestualmente, proseguiamo il nostro lavoro anche sui tavoli ministeriali alla ricerca di soluzioni e garanzie che consentano al settore delle TLC ed a Tim di potersi sostenere in questo momento difficile, di accompagnare la trasformazione in atto e di creare condizioni migliori in termini di stabilità occupazionale e politica industriale, cercando di assicurare alle decine di migliaia di lavoratori del Settore ed alle imprese un futuro migliore.
(Fistel-Cisl)


11:20
Prende la parola il Dott. Chiriotti Paolo, Responsabile Nazionale RU di TIM che riassume in parte quanto detto nello scorso incontro sindacale ed anche la sintesi delle ultime riunioni toccando anche l' argomento di quanto accaduto dopo la presentazione del piano industriale e le ricadute avvenute in borsa.
Gli investitori (azionisti) di lungo periodo non hanno lasciato l'azienda mentre gli investitori di breve periodo sono quelli che hanno determinato una perdita più importante del titolo.
L' azienda avrebbe potuto essere più aggressiva con un piano più incisivo anche in termini di riduzione del costo del lavoro che TIM ad oggi ha deciso di non fare per dare stabilità nel lungo periodo ed evitare le speculazioni di breve periodo.
Finchè saremo integrati l' azienda brucerà cassa e la situazione migliorerà subito dopo la separazione della rete. Nel 2026 ci sarà generazione di cassa e si tornerà a costruire valore.
Il Governo ha approvato ed investito sul piano Netco, con minori vincoli regolatori sia per la Netco che per la Servco.
La riduzione del costo del costo del lavoro è in linea col passato e gli obiettivi ad oggi di miglioramento non tengono ad esempio in considerazione future operazioni come ad esempio Sparkle.
Nella vita bisogna fare delle scelte di responsabilità che tutelino la nostra azienda.
La serco è sostenibile come azienda, certo se però la logica è quella di volere subito i dividendi e non guardare ad un futuro industriale allora TIM cambierà rotta e non si potrà costruire la nuova azienda assieme.
Siamo ad un bivio, cerchiamo di costruire un accordo in azienda e successivamente andiamo al Ministero per provare ad ottenere anche qualcosa in più, ma non lasciamo ad altri decisioni più pesanti, cerchiamo di essere tutti pragmatici.
Ora prendono la parola le Segreterie Nazionali Confederali.
(Fistel-Cisl)


11:10
L'azienda ribadisce la necessita' della *riduzione del costo del lavoro* (non fornendo alcuna cifra).
Ripropone l'utilizzo della solidarieta' come unico strumento… nessuna cifra, nessun dato!
Un bel biglietto da visita per le due nuove societa' NETCO E SERVCO!!

*Ancora una volta vengono proposti solo sacrifici a senso unico.*

La riunione purtroppo prosegue
(Snater)


11:00
Iniziato l'incontro. Per TIM il Dott. Chiriotti, Responsabile Nazionale RU, apre la discussione ripercorrendo ciò che è successo negli ultimi giorni, dalla presentazione del nuovo Piano Industriale alle vicissitudini del titolo azionario in borsa.
Ribadisce che la separazione societaria attraverso la cessione della Rete è stata avvallata ed approvata dal CDA, dal Governo e dai grandi azionisti di lungo termine i quali continuano a sostenere la validità del progetto.
Le difficoltà azionarie sono con ogni probabilità imputabili agli investitori di breve periodo, alla speculazione che ha messo il titolo sotto attacco.
La ServCo ha ridotto l'indebitamento entro livelli necessari a migliorare il rating, la NetCo ha l'appoggio ed il sostegno del Governo.
C'è la questione del debito ed al momento un grosso problema di cassa che ci sta mettendo molto in difficoltà; continueremo a bruciare valore sino al closing dell'operazione di cessione della NetCo e più quel termine si allontana più valore bruciamo.
Il 2024 sarà ancora influenzato da questa problematica, dal 2025 dovremmo invece iniziare a generare valore.
Potevamo fare un Piano Industriale più aggressivo toccando anche il costo del lavoro, che magari sarebbe piaciuto di più al mercato, ma non abbiamo voluto farlo.
Dobbiamo fare delle scelte, per tutelare l'azienda ma anche i lavoratori.
Per questo crediamo che nella logica della continuità sia necessario provare a trovare una soluzione al tavolo, una negoziazione, partendo da posizioni libere da pregiudizi e strumentalizzazioni, tenendo presente che i problemi di TIM si risolvono in TIM, non su altri tavoli. Con la massima responsabilità possibile dobbiamo cercare una soluzione di equilibrio per l'azienda e per i suoi 36.000 lavoratori circa.
Siamo davanti ad un bivio, cerchiamo tutti di essere pragmatici e responsabili per trovare un accordo.
(Fistel-Cisl)


10:50

Riunione iniziata
(Snater)